Invitato dal Biografilm festival, che il 10 giugno gli ha consegnato il Celebration of Lives Award 2019, il regista Werner Herzog ha presentato a Bologna il suo 'Family Romance, LLC' (vedi il trailer). Alcuni momenti dell'incontro col pubblico che è seguito sono stati insolitamente emozionanti. Qui la sinossi del film e, in forma di pensieri sparsi, le considerazioni di Herzog.
In 'Family Romance, LLC', girato nel 2018 in Giappone in lingua giapponese, una ditta mette a disposizione persone per recitare ruoli sociali a seconda della richiesta. Un uomo viene assunto per interpretare il padre scomparso di una ragazzina di dodici anni. Nel trailer l'uomo dichiara: "Le persone dicono che sono un po' come un camaleonte. Ogni giorno devo interpretare molti ruoli diversi. Il mio business è chiamato Family Romance".
Con 'Family Romance' sono ritornato a girare un film come ai tempi di 'Aguirre furore di Dio' (1972). Non avevo bisogno di star, di grandi nomi né di particolari condizioni per confezionare il film in un certo modo. Quando giravamo 'Aguirre', non sapevamo cosa ci aspettava dietro la rapida del fiume.
Anche in 'Family Romance' c'è una scena in cui improvvisamente suona il telefono ad una donna. Ho trovato la scena meravigliosa. In altri contesti avrei deciso di rifarla, ma in questo caso era perfetta così.
Credo che questo film contenga più di me stesso di tutti gli altri miei film.
Sono solo, non sono un artista ma un soldato di frontiera nell'ultimo avamposto.
Soldato non in senso propriamente militare, ma nel senso di una persona dotata di perseveranza, coraggio, lealtà: una visione che non appartiene necessariamente ad un artista.
Domanda: "E' stato facile girare in Asia? Dove tutti sembrano recitare?"
Sì. In Giappone tutto è formale e stilizzato. Ero interessato all’Asia per esplorare la solitudine, i robot consolatori. Italia, Stati Uniti, Giappone: si tratta di società con popolazione che invecchia, con più solitudine. Società molto tecniche. A proposito di solitudine, sono persuaso che su FB si possano avere 28000 amici ma in realtà se ne abbiano solo cinque.
In 'Family Romance' tutto era finto, ma le emozioni sono autentiche.
Ho avuto a disposizione solo 300' di girato. Io stesso ero l'operatore di macchina, oltre a occuparmi dei costumi e di altri aspetti. In tal modo avevo una grande prossimità con gli attori.
Credo che i testi che ho scritto, come 'Sentieri nel ghiaccio' (Guanda, 1994), sopravviveranno ai miei film.
Vi invito a leggere le mie poesie, i miei testi. Vivono più a lungo dei film.
No, non stiamo distruggendo i rapporti umani. Non ho un cellulare, leggo e cammino molto. Ciascuno sceglie come vivere la propria vita e di chi circondarsi. Come, ad esempio, con chi bere un bicchiere di vino.
Se vivi in Polonia e la tua partner sta a Glasgow, vai al trovarla a piedi e capirà le tue intenzioni.
Domanda: 'In questo film c'è una famiglia che sogna se stessa?'
Avrei bisogno di cinque anni per rispondere. Credo che von Clausewitz abbia detto che 'la guerra sogna se stessa'. O forse l’ho creata io questa citazione. E internet sogna se stessa? 'La famiglia sogna se stessa?' Ho solo qualche frammento di risposta. Una volta mio figlio di quattro anni ha guardato la luna con un telescopio, ed è rimasto così colpito nel vedere le montagne lunari che mi ha afferrato una gamba ed è rimasto così a lungo. In quel momento si percepiva una verità assoluta.
Domanda: 'Ritiene che la tecnologia e la rete diventeranno la nostra religione e la nostra superstizione?'
La tecnologia non avrà il sopravvento. Difenderete il vostro sé.
Domanda: 'Che metodi usa per approcciarsi ai protagonisti dei suoi documentari? Li manipola?'
Sì, esatto. Sono contrario al 'cinéma vérité'.
Creo lo stage, modifico i fatti nell'intento di trovare la verità.
Altrimenti avremmo riprese come quelle delle videocamere di sorveglianza di una banca.
Questa manipolazione è un approccio spesso utilizzato nell'arte. Pensate alla Pietà Rondanini di Michelangelo. Un uomo di 33 anni in braccio ad una donna di 17 anni. Si tratta di fake news? No, ovviamente.
Io tenteró sempre di trovare possibilità per espandere il cinema, per poter accedere ad una dimensione più vasta.
Io lavoro per un'audience. Mi chiedo sempre: 'Come posso fare perchè i miei spettatori vedano i miei film? Perchè le mie opere arrivino al pubblico?
(materiali raccolti da Carla Caprioli)