Domenica 17 dicembre alle 16h30, al Museo Costantino Nivola di Orani, parte un'anteprima di 'terre di confine filmfestival' XVI edizione “Vertigine delle liste. Musei, biblioteche, collezioni, blob!”
Siamo ospiti della Fondazione Costantino Nivola, al Museo Nivola, in via Gonare, 2.
Qui l'evento FB.
Si inizia con Valerio Minnella che presenta la sua autobiografia 'Se vi va bene bene se no seghe', scritta a sei mani con Wu Ming 1 e Filo Sottile (edizioni Alegre, 2023).
Introducono Luca Cheri, direttore del Museo Nivola, e Antonio Lombardo, dell'Archivio Biblioteca 'Primo Maggio' di Orani.
E' la prima tappa di un 'tour sardo' di presentazioni del mese di dicembre.
Segue aperitivo, buffet e proiezione del film 'Lavorare con lentezza' (Italia, 2004, 108'), diretto da Guido Chiesa e da lui stesso sceneggiato assieme al collettivo Wu Ming: la storia di Radio Alice, emittente bolognese che ‘dà voce a chi non ha voce’ si intreccia con quella di due improvvisati rapinatori e di un carabiniere alle prese con un insolito modo di fare comunicazione.
Abbiamo scelto di partire con un libro e con un film, la storia di una vita e di una radio libera e molto altro: cinquant'anni di iniziative, lotte, esordi, sviluppi, che da molti non sono conosciuti o sono stati dimenticati. E questo si inserisce nella visione della nostra edizione di quest'anno, di cui raccontiamo il concetto in un altro post di questo blog.
Saremo in un Museo di grande bellezza, innovativo e multidisciplinare, presso la Fondazione Costantino Nivola, dedicata allo scultore e artista multiforme nativo di Orani.
E tra i nostri ospiti ci sarà uno dei fondatori di un Archivio e Biblioteca privato del paese di Orani, aperto alle scuole, agli studenti, agli storici e ai ricercatori che vogliono conoscere la storia del Novecento.
Il titolo dell'autobiografia di Valerio Minnella non è una frase ad effetto: è la frase che Valerio ha pronunciato nel marzo 1977 mettendo su un disco di Beethoven nel momento in cui la porta di Radio Alice, a Bologna, veniva sfondata dalla polizia in tenuta antisommossa. Il lavoro biografico è nato agli inizi del 2020 su richiesta di Wu Ming 1, che ha convinto Valerio a raccontare per telefono le sue vicende, poi registrate e trascritte. Il lavoro è proseguito durante il lockdown. Nella redazione è stata coinvolta FiloSottile, bibliotecaria e redattrice, che ha iniziato un sistematico confronto con le fonti, lavorando sul testo in modo tale da essere alla file cooptata come co-autrice. Un bell'esempio di autorialità a più mani, di cui ci sarebbe molto bisogno.
Valerio è una specie di Forrest Gump, si è trovato spesso nel posto giusto nel momento giusto. Che fosse il Belice, l'ospedale di Basaglia, la creazione di Radio Alice o di OrfeoTV (una delle prime tv di quartiere), lui che ora assomiglia ad una specie di saggio cinese era lì a far funzionare le cose.
Appassionato di musica, di informatica e di comunicazione, negli anni Settanta lavorava a Bologna nel negozio di hi-fi e computer della famiglia, un posto mitico dove potevi comprare amplificatori d'occasione, i primissimi Apple di quegli anni, e avere pareri e suggerimenti da persone competenti. Da sempre antimilitarista e pacifista, era uno dei fondatori della LOC, la Lega degli Obiettori di Coscienza, e aveva scontato mesi di galera per le sue convinzioni. Allora non esisteva ancora l'obiezione di coscienza, e si veniva rinchiusi in un carcere militare come Peschiera o Gaeta. Valerio ha lavorato nel Belice terremotato. Sua madre l'ha aiutato tutte le volte che era stato pestato in carcere. Sempre a Bologna, Valerio è stato uno dei fondatori di Radio Alice, 'la voce di chi non ha mai avuto la parola', che nel 1976 aveva aperto i microfoni a tutti coloro che volevano parlare in città. Nella radio, lui faceva 'funzionare le cose'. Collettivi femministi, gruppi di uomini 'abbandonati dalle compagne' (i 'Rasente ai muri'), esponenti dei movimenti omosessuali, studenti del movimento, o anche semplicemente quelli che entravano e prendevano in mano i microfoni.
Chiediamo a Valerio di riassumere l'intento dei fondatori di Radio Alice. Ci risponde:
"L'intento era di rovesciare il paradigma comunicativo di ogni altra radio al mondo, cioè di non fare una radio che parla a molti, ma di attirare i molti a parlare in radio. Per ottenere questo, furono fatte tre scelte:
parlare il linguaggio della strada, affinché nessuno si sentisse inadeguato se non era un fine dicitore;
abolire il palinsesto, affinché nessuno dovesse chiedere il permesso per trasmettere; collegare il telefono in maniera strutturale al mixer, affinché per trasmettere in radio non si dovesse nemmeno venire in studio."
La notte del 12 marzo 1977, dopo l'uccisione dello studente Francesco Lorusso, Valerio era in radio a trasmettere; la polizia ha iniziato a bussare alla porta e alla fine l'ha sfondata, distruggendo le apparecchiature e arrestando i collaboratori della radio che non erano nel frattempo fuggiti dall'abbaino attraverso i tetti. Valerio racconta che i pompieri, invitati dalla polizia a smontare l'antennone sul tetto, si erano rifiutati perchè era pericoloso: 'L'è un brot lavurìr', ed erano andati via. Il giorno dopo Radio Alice aveva ripreso a trasmettere da una casa poco lontana.
Negli anni che seguono, il movimento degli studenti e la comunità spontanea e comunicativa che caratterizzava da anni la città subiscono colpi a causa di tre fattori principali. Valerio parla dell'arrivo dell'"eroina a costo zero" che aveva iniziato a circolare contemporaneamente alla sparizione della marijuana, e quindi dei furti, della fine delle 'case aperte' alla circolazione degli amici, delle morti numerose; poi della comparsa delle armi e dei movimenti armati 'più o meno eterodiretti', che per un antimilitarista rappresentano un'enigma; in terzo luogo, il martellante invito del 'ritorno al privato' delle radio e delle tv di quegli anni. 'Ci hanno detto che eravamo morti e noi ci abbiamo creduto': così alla presentazione del libro a Bologna qualche mese fa.
Il libro si può acquistare nelle varie piattaforme online e in particolare su quella dell'editore Alegre:
https://edizionialegre.it/product/se-vi-va-bene-bene-se-no-seghe/ :
- versione cartacea
- ebook (EPUB - MOBI)
Il blog di Valerio Minnella raccoglie anche i resoconti e registrazioni delle passate presentazioni: https://www.valeriominnella.it/presentazioni-svvbbsns/
L'autobiografia di Valerio sarà presentata oltre che a Orani, in un 'tour sardo' che prevede le seguenti date:
Mercoledì 20 dicembre – CAGLIARI
h. 18:00, Su Tzirculu, Via Molise 58
in dialogo con Nunzio Pucci e Alessandro Cauli
Giovedì 21 dicembre – SENEGHE (OR)
h. 18:00, associazione culturale Perda Sonadora, Via Roma 22
in dialogo con Luca Manunza
Venerdì 22 dicembre – SASSARI
libreria Messaggerie Sarde, Piazza Castello 1
secondo evento di anteprima nell’ambito di 'terre di confine film festival' XVI ed.
h. 18:00, proiezione di ‘Quello che è mio‘, in presenza del regista Gianni Cesaraccio
h. 19:00, aperitivo e buffet
h. 19:30, presentazione libro, in dialogo con Nanni Campus – introduce Nello Rubattu
(evento FB)
Sabato 23 dicembre – ALES (OR)
h. 18:00, Casa Natale Antonio Gramsci, Corso Cattedrale, 14
in dialogo con Alessandro Cauli